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INVITO AL BALLO
by Pino Cariati

E balla, balla, balla che stanotte viene la guerra
Nei tuoi occhi, sui tuoi fianchi, tra i profumi della tua terra
Sui ricordi messi da parte, su gli amori giocati e persi
Amoretti ed amori folli sempre uguali, sempre diversi

Ti diranno che è per la pace, per un mondo sempre migliore,
Per il Dio che t’ha dato vita, per quel Dio che dispensa amore
Per i sogni della tua infanzia, perché possano alzarsi in volo
Per le navi nella burrasca, ché ritrovino i loro moli

E balla, balla, balla che stanotte viene la guerra
Viene a prenderti mentre scopi a culo nudo sotto le stelle

Il signore che guida il mondo ha parlato con voce dura:
“Spezzeremo le reni ai vili, lasceremo soltanto i puri
Per sconfiggere il Grande Male, perché nascano i fiori buoni
Areremo le terre arse seminandole a lampi e tuoni.”

Tu che vivi di miti e fumo, di sequenze orchestrate a caso
Tu che invece concimi il tempo e lo rendi vita preziosa
Tutti e due ne sarete carne, tutti e due ve ne ciberete
Siate vittima o siate boia, questo calice lo berrete

E balla, balla, balla che stanotte viene la guerra
Chiodi aguzzi dentro i tuoi occhi per nasconderti cielo e stelle

L’uomo amico del tuo riposo ha giurato sul proprio onore:
“Questa è l’ultima senza dubbio, poi verranno giorni d’amore
Dolci albe e freschi tramonti ed immensi prati fioriti
Nessun grido, nessun lamento, solo gioia nella tua vita.”

E per darti queste certezze l’han pagato con l’oro puro
Che qualcuno dovrà pescare dentro un’acqua malata e scura
Ma tu balla, non ti distrarre, segui il ritmo, la strada larga
Vivi il sogno che ti protegge dentro un bozzolo come larva

E balla, balla, balla che stanotte viene la guerra
Viene a prenderti mentre scopi a culo nudo sotto le stelle
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